F. G .VIVAI

F. G .VIVAI
via MAVORA
F. FARDEN VIVAI
Appena arrivavo a Gaggio l'occhio non fremeva più. Si posava sui campi distesi, i casolari che sembravano visi ed era come trovare i luoghi dell'anima. La nebbia, fine e leggera copriva quel tanto che serviva per sentirsi bene con se stessi, avvolti, protetti. Via via che mi avvicinavo a via Mavora il verde si mescolava al rosso e papaveri enormi ondeggiavano per salutarmi. Ormai quiete e stupore avevano preso il posto ad ogni altra emozione. Il cuore batteva piano, faceva quasi silenzio per sentire meglio la quiete e il vasto confine... La casa si apriva al fascino della vista a dismisura. Nessun rumore ad intralcio, nessun mondo faceva fretta....
Michela
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